Lo dico con tutto il rispetto possibile e senza nessuna intenzione di trascendere nel populismo, e lo dico da chi ama una terra dove è nato ed ha passato molto tempo nella sua infanzia, ma conosco la brutalità della polizia e delle forze dell’ordine egiziane, specialmente dell’esercito. Dopo piazza Tahrir non è cambiato proprio niente e anzi, come spesso accade, le cose sono perfino peggiorate dopo che il “dittatore” Mubarak è stato scalzato con la scusa delle rivoluzioni colorate via Facebook e Twitter, per fare spazio ai Fratelli Musulmani prima (che Mubarak teneva a bada) e ad Al Sisi dopo. (che non a caso è un militare).
Se qualcuno pensa ancora, dopo il modo brutale in cui hanno trattato un nostro giovane connazionale che si occupava dei diritti dei loro cittadini, di approfittare delle offerte sempre più stracciate per andare a strappare l’ennesimo pezzo di corallo sul Mar Rosso, o di farsi la foto sul cammello davanti alle piramidi, portando soldi a un Paese dove quando non ci pensa il terrorismo, a far fuori i turisti (le bombe nel Sinai e l’abbattimento del jet russo), ci pensano la polizia e i servizi segreti, beh: è un complice.
NON PORTATE I VOSTRI SOLDI IN EGITTO E BOICOTTATE IL TURISMO SUL MAR ROSSO. Gli italiani se li devono dimenticare per un bel pezzo, almeno fino a quando non fanno repulisti di una classe dirigente che va a braccetto con le peggiori dittature della storia.
Pubblicato da Claudio Messora su Sabato 6 febbraio 2016
Società
http://www.infoaut.org/index.php/blog/prima-pagina/item/16447-giulio-regeni-mandanti-colpevoli-complici
ma io non sono proprio per niente convinto che sia stato al sidi ad ordinarne l’uccisione, poi lasciando delle prove cosi plateali…. per me e’ tutto un complotto per destabilizzare al sidi…
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/02/06/regeni-il-senso-di-renzi-per-abd-al-sisi-chiama-grande-statista-il-pinochet-delle-piramidi-che-reprime-dissenso-nel-sangue/2435023/
Probabilmente in Egitto non amano chi va ad organizzare rivoluzioni colorate per conto degli USA, che ne fosse consapevole o no era quello che stava facendo
Veramente era là per motivi di studio, e nessuno doveva ucciderlo ovviamente. Ma il regime egiziano è criminale…
Anche io non sono tanto convinto della responsabilità della polizia, avrebbe avuto mille modi fra cui l’espulsione per liberarsi di un rompiscatole straniero. Ciao
Oppure ucciderlo e poi raccontare una balla di regime…
Quelle città, regioni o interi Paesi non sono mai stati esempi di libertà e diritti individuali, negli ultimi anni sono addirittura peggiorate le condizioni sociali e culturali con le pressioni capitalistiche consumistiche provenienti dall’occidente sotto mentite spoglie della democrazia.
Chi decide di viaggiare anche per solo turismo in quelle aree politicamente instabili deve mettere in conto che possa succedere di tutto anche la peggiore delle ipotesi.
p.s.
non è stato chiesto un riscatto quindi?
per capire l’Egitto di al Sisi, voluto e autorizzato da US per reprimere la rivoluzione del 25 gennaio 2011, è utile dare uno sguardo a questi 3 filmati girati DOPO il colpo di stato di al Sisi e dell’esercito:
https://www.youtube.com/watch?v=2rIFdaUZoXo&feature=youtu.be
https://www.youtube.com/watch?v=AUtFM9L6ago
https://www.youtube.com/watch?v=Egok–DxTb4&feature=youtu.be
Giulio Regeni faceva la sua tesi di PhD sui venditori ambulanti, quelli al mercato stesi con la RUSPA del primo filmato.
BOICOTTARE EGITTO, turismo, prodotti, energia
Non posso boicottare turisticamente l’Egitto, perché non ci sono mai stato, né avevo intenzione d’andarci. Certamente dopo il caso Regeni anche ogni eventuale pallida fantasia è svanita