Le parole non sono ciò che descrivono. Le parole sono convenzioni, rappresentazioni simboliche, approssimazioni della realtà. Patata vuol dire tutto e vuol dire niente. Una patata come? Novella? A pasta bianca? Gialla? Matura? Marcia? Bollita? Intera? A spicchi? Se per una semplice patata bisogna mettersi d’accordo, figuriamoci se ci inventiamo una parola che non ha nessuna corrispondenza con il mondo fisico, come Stato.
«Lo Stato è un ordinamento giuridico politico, ovvero a fini generali, esercitante il potere sovrano su un determinato territorio e sui soggetti a esso appartenenti. Esso comanda anche mediante l’uso della forza armata, della quale detiene il monopolio legale.» (Wikipedia)
Un ordinamento giuridico è una comunità organizzata in vista del perseguimento di uno scopo comune, regolata da un insieme di norme. La politica è quell’attività umana, che si esplica in una collettività, il cui fine ultimo – da attuarsi mediante la conquista e il mantenimento del potere – è incidere sulla distribuzione delle risorse materiali e immateriali, perseguendo l’interesse di un soggetto, sia esso un individuo o un gruppo.
Quindi, per esempio, la camorra è uno stato.
Un territorio governato dalla camorra è una comunità che persegue uno scopo comune – sopravvivere -, organizzata secondo un insieme di norme – le regole dei clan -, che persegue il suo fine ultimo mediante la conquista e il mantenimento del potere – le lotte tra i clan -, incidendo sulla distribuzione delle risorse – i membri della comunità si spartiscono i proventi delle attività criminali, redistribuendo ricchezza e favori – e che comanda anche attraverso l’utilizzo di forze armate – gli autori delle sparatorie.
Un inchiesta di Saviano aveva evidenziato come molti degli autobus di collegamento tra le comunità fossero in mano alla camorra, e come fossero privi di licenza e di norme di sicurezza. A seguito dell’inchiesta, il servizio fu interrotto. Senza per altro essere sostituito. La gente se la prese con Saviano. Tutto funzionava, prima che una parola inventata – Stato – fosse stata forzosamente applicata ad un comunità reale, governata da un ordinamento giuridico de facto, lo stato della camorra.
Con intenti diversi, ma con risultati simili, qualcuno è andato in Iraq ad applicare un concetto – la democrazia – ad una comunità reale. Dove prima si lavorava, si mangiava, si beveva e si dormiva, ora regnano il caos, la morte e la distruzione.
Il mondo non si cambia con le parole, il mondo lo cambia il modo in cui queste parole vengono lette, interpretate, messe in atto. Il mondo è la gente, siamo tutti noi.
Non cambierà mai niente, se prima non cambiamo noi.
Se mantenessi l’imparzialita’ di giudizio e ti limitassi a considerazioni oggettive la qualita’ di questo blog raggiungerebbe davvero livelli elevati.
L’osservazione in merito all’Iraq e’ la seguente: prima si veniva torturati senza motivo, per ragioni assurde basate sulla pazzia del dittatore; adesso si muore ugualmente ma in visione di un futuro libero e per morali personali diverse. Che l’origine sia stata un americano ingordo di potere o con buoni propositi e’ irrilevante: il risultato e’ quello che conta.
Saluti.