Molti di voi mi hanno chiesto, su Facebook, sul blog e in posta privata, di raggiungere Giuliani e interrogarlo sulla natura degli ultimi eventi sismici. L’ho intervistato, e con l’occasione abbiamo parlato anche del fenomeno dei lombrichi cui alcune ricerche sembrano voler attribuire un ruolo nella catena di eventi che produce un forte sisma. Ne avete discusso voi stessi nel post “Entro un mese, le previsioni di Giuliani online, in tempo reale“.
Ecco la trascrizione dell’intervista telefonica, che potete anche ascoltare nel video accluso.
INTERVISTA TELEFONICA A GIAMPAOLO GIULIANI
Claudio Messora: «Ciao Giampaolo. Quale evoluzione sismogenetica prevedi per le prossime ore?»
Giampaolo Giuliani: «La situazione è migliorata. Il livello di radon è attestato su una soglia normale. Abbiamo avuto un paio di scosse tra questa notte e quest’oggi, rilevate dai nostri strumenti. Credo siano state intorno al tre. A parte questo, la situazione va migliorando, perché il radon è basso e di conseguenza abbiamo anche una minore distribuzione di eventi sismici a livello strumentale. Tra l’altro è quello che con il sismografo stiamo registrando anche nell’aquilano.»
Claudio Messora: «Quindi non si prevede un incremento di eventi sismici, mentre suggerisci che potremmo assistere a una loro diminuzione?.»
Giampaolo Giuliani: «Sì, stiamo registrando una sostanziale diminuzione rispetto alle settimane precedenti. Questo ci fa pensare che la situazione in questo momento sia in miglioramento. Anche gli ultimi eventi non hanno superato la soglia del 3 di magnitudo, e questo ci fa ben sperare anche per i prossimi giorni. Nelle prossime 6-24 ore dovremmo assistere a una sostanziale calma sismogenetica. Ciò che ci dicono i rilevatori, per oggi e per domani, sono una serie di piccoli eventi a livello strumentale, non percepibili dalle persone..»
Claudio Messora: «Quindi stanotte si dorme tranquilli…»
Giampaolo Giuliani: «Sì, stanotte si dovrebbe proprio dormire tranquilli.»
Claudio Messora: «Come va la situazione per quanto riguarda i tuoi rivelatori di gas radon? La stazione di Fagnano è pronta?»
Giampaolo Giuliani: «La stazione di Fagnano è pronta, deve essere solo messa in rete. Abbiamo dei collaboratori che stanno operando affinché questo possa essere fatto nel minor tempo possibile. L’unico problema è che non è servita dalla rete Telecom né dai più grossi operatori nazionali. Stiamo facendo dei test con alcuni operatori secondari. Il materiale è stato trasportato per la stazione di Magliano dei Marsi. Lo stiamo montando e stiamo lavorando anche su un software migliore, che ci permetterà di rendere visibili al più presto i segnali di allarme che verranno dalle diverse stazioni, quindi tutti potranno collegarsi e vedere direttamente la situazione quale sarà.»
Claudio Messora: «Quando prevedi di mettere online il nuovo sistema?»
Giampaolo Giuliani: «Speriamo al più presto possibile! Non dipende solo da noi, dipende dal tempo, dal fatto che ci muoviamo senza grosse risorse finanziarie. Lo stiamo portando avanti nel più breve tempo possibile, diciamo che non ci rimangono nemmeno trenta giorni di lavoro, però bisogna vedere come sono distribuiti questi trenta giorni. La cosa bella è che in questo momento abbiamo tantissime richieste di collaborazione, addirittura gratuite, per portare avanti questo nostro sistema, quindi stiamo anche cercando di organizzarci perché stiamo diventando sempre di più.»
Claudio Messora: «Che tipo di collaborazioni?»
Giampaolo Giuliani: «A livello scientifico, a livello tecnico… abbiamo riscontri inattesi da parte di ricercatori che vogliono collaborare, hanno chiesto di voler studiare più approfonditamente i nostri dati e si sono resi disponibili per qualsiasi cosa a livello sia tecnologico, sia informatico, sia scientifico. Addirittura speriamo prima dell’autunno di avere un gruppo operativo a livello nazionale.»
Claudio Messora: «E’ una splendida notizia. Noi come sai siamo dei collaboratori informativi, cioè contribuiamo alla divulgazione.»
Giampaolo Giuliani: «Certo! Ne abbiamo molto bisogno.»
Claudio Messora: «Giampaolo, sul blog si è recentemente sviluppata una discussione circa l’attendibilità di nuovi tipi di rivelatori che potrebbero essere costituiti dai lombrichi. Molte persone, semplici cittadini, hanno riscontrato che in prossimità di forti scosse i lombrichi escono in massa dalla terra e muoiono. C’è stato un riscontro in alcune ricerche americane e ne ha parlato anche il Corriere della Sera. Cosa ne pensi?»
Giampaolo Giuliani: «La teoria di cui parli è stata portata avanti da un ricercatore negli Stati Uniti, e anche in altri paesi perché era stata già precedentemente riscontrata. Mi ha scritto uno dei ricercatori che si occupa di questo. Abbiamo avuto uno scambio di email. Ho avuto notizie del fatto che il fenomeno si è verificato anche nell’aquilano, e la cosa non mi sembra del tutto inattendibile, visto che è stato notato che dopo le scosse del 6 aprile molti terreni intorno a L’Aquila sembrava come se fossero stati arati.»
Claudio Messora: «I lombrichi pare che escano prima della scossa.»
Giampaolo Giuliani: «Certo! Tantissimi animali mostrano di avere, rispetto all’uomo, una previsione sismica anche di pochi secondi o qualche minuto. Avvertono la presenza di un cambiamento a livello geofisico molto prima dell’uomo. Ora, queste cose non le abbiamo mai studiate approfonditamente, ma non per questo possiamo decidere che non sia vero.»
Claudio Messora: «Nel mio piccolo ho una teoria. Pare che questi lombrichi, ore o talvolta anche giorni prima di una forte scossa, escano dalla terra e muoiano. E’ possibile che l’innalzamento di radon che si verifica prima di un sisma, dato che il radon è un gas nocivo, possa spingere questi animali a mettersi in salvo e in definitiva finisca comunque per ucciderli?»
Giampaolo Giuliani: «Il radon fuoriesce sempre dalla terra, anche quando non ci sono i terremoti. Quando ci sono i terremoti fuoriesce in maggiore concentrazione rispetto a quando la situazione è calma. Con ogni probabilità può essere vero quello che dici, perché le forti concentrazioni di radon che si verificano prima dei terremoti possono danneggiare la salute dei lombrichi. Questo non lo so, noi non l’abbiamo mai verificato.»
Claudio Messora: «Allora ti toccherà costruire anche un rivelatore di lombrichi.»
Giampaolo Giuliani: [ndr. scherzando] «Eh.. sì. Beh, è un’idea. Dobbiamo tenerne conto. Visto che operiamo anche vicino a terreni incolti dove c’è una nutrita presenza di lombrichi, vedremo di fare anche previsioni del genere!»
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