Mi trovo sulla A1, direzione Roma. Destinazione finale: L’Aquila. Questa sarà una settimana intensa e ricca di emozioni. Il progetto è semplice ma di quelli che ti mettono una certa adrenalina addosso: fare quello che il servizio pubblico non fa, ovvero realizzare un documentario su Giampaolo Giuliani.
Da quella tragica notte del 6 aprile scorso, le polemiche sulla possibilità di prevedere i terremoti non si sono mai placate. Quante vite potevano davvero essere salvate? Perché in fondo è questo, quello che ci interessa. Boschi, l’INGV, Giuliani, Bertolaso… sì, sì… tutto molto interessante. Ma quando gli Abruzzesi, e non solo loro, ritornano alle loro case, la sera, l’unica cosa che può placare l’ansia delle centinaia di madri e di padri di famiglia, dei tanti giovani ragazzi che non riescono più a studiare, degli anziani che non saprebbero neppure fuggire sulle loro gambe, sarebbe sapere che la comunità scientifica, il governo, le istituzioni e ogni singolo cittadino, tutti lavorano insieme, spalla a spalla, in un clima collaborativo per allargare un qualsiasi spiraglio di luce fino a illuminare flebilmente una minuscola via di uscita. Meglio uno stretto corridoio, un pertugio dal quale filtra un sottile filo di aria, che l’apatica totale assenza di qualsiasi tentativo. Meglio sapere che c’è chi lavora giorno e notte per inseguire anche una sola speranza, piuttosto che la rassegnazione di chi si trincera dietro a conoscenze che potrebbero già essere superate, pago di un titolo su una scrivania.
I cervelli italiani sono in fuga da anni, vittime di un meccanismo perverso fatto di nepotismo, di baronie, di ostilità accademica, di brevetti ed interessi economici che dettano l’agenda del progresso scientifico. Oggi abbiamo un ricercatore, un signore di cui si parla in tutto il mondo, che viene invitato nei congressi internazionali più prestigiosi, che a sue spese porta avanti da anni qualcosa di molto più di una speranza, una tecnica che ha già dato chiare evidenze di essere decisamente promettente. Un signore che potrebbe essere a un passo da una scoperta che, se confermata, potrebbe essere una vera e propria rivoluzione nel campo della prevedibilità dei terremoti. Una rivoluzione che porterebbe ad un sicuro stravolgimento dell’assetto accademico-istituzionale, delle baronie e delle contee economico-scientifiche, presidio di signorotti mummificati nella loro totale mancanza di entusiasmo, di voglia di mettersi in discussione, di riconsiderare per un’ultima volta, una sola volta ancora, il castello di incrollabili certezze che sono l’anticamera della morte sperimentale, la teocrazia scientifica suprema che parla per anatemi e verità teologali. Edison bruciò tonnellate di filamenti di ogni possibile materiale, dormendo giorno e notte su un tavolo di laboratorio, prima di accendere la prima lampadina ad incandescenza per un numero di ore sufficienti ad illuminare una nuova era.
A questo signore va data una possibilità. Lui se la sta prendendo, con gli strumenti che la grammatica e la sintassi scientifica gli mettono a disposizione. Noi possiamo aiutarlo. La rete può e deve dimostrare di sapersi sostituire al servizio pubblico. La volontà popolare deve essere rispettata. Altrimenti, come già accaduto in passato per altre celebri menti innovative, non sapremo mai se il tecnico ricercatore del Gran Sasso aveva ragione o aveva torto.
Il documentario sarà parte di un DVD, disponibile a settembre, che sarà diffuso ad un piccolo costo. Il ricavato delle offerte, tolte le spese di produzione, servirà a finanziare le attività del blog. Parafrasando USA FOR AFRICA, il celebre progetto musicale che ha raccolto fondi preziosi per il continente nero, riunendo in un unico disco le voci più belle della musica pop, questo DVD potrebbe chiamarsi INTERNET FOR GIULIANI, ma si accettano suggerimenti.
A riprova del fatto che sarà uno speciale realizzato dalla rete e per la rete, tutti quelli che sono interessati a includere o approfondire particolari tematiche, che saranno incluse nel documentario, sono invitati a discuterne tra i commenti a questo post.
Avete tempo solo fino a domani sera. Da mercoledì inizieranno le riprese!
* messaggi non inerenti al post
* messaggi privi di indirizzo email
* messaggi anonimi (cioè senza nome e cognome)
* messaggi pubblicitari
* messaggi con linguaggio offensivo
* messaggi che contengono turpiloquio
* messaggi con contenuto razzista o sessista
* messaggi il cui contenuto costituisce una violazione delle leggi italiane (istigazione a delinquere o alla violenza, diffamazione, ecc.)