
E mentre sugli scaffali dei supermercati italiani si consumano atrocità come queste: astici ancora vivi imbustati nel cellophane, con l’etichetta PROMO appiccicata sopra, un terzo del cibo prodotto in Europa viene gettato via, il settore alimentare contribuisce al 30% delle emissioni di gas serra dell’Unione Europea e l’obesità è più che raddoppiata negli ultimi 25 anni, aggiungendo un sovraccarico significativo sui sistemi sanitari nazionali.Le Nazioni Unite prevedono che la popolazione mondiale raggiungerà gli 8,92 miliardi entro il 2050, prima del picco di 9,22 miliardi nel 2075. Questo, insieme alla crescente aspirazione di una classe media che punta agli stili di vita occidentali, in special modo rispetto alla dieta, porterà a una competizione esasperata per risorse come il suolo e l’acqua. L’agricoltura è già adesso responsabile dell’uso del 70% dell’acqua disponibile su scala planetaria (più del doppio del 23% collegato all’industria), del 30% dell’utilizzo dell’energia primaria e del 24% di tutte le emissioni di gas serra generate dall’uomo. Secondo l’ufficio per le statische nazionali del Regno Unito, i prezzi del cibo sono saliti del 12,6% in più rispetto al tasso di inflazione negli ultimi sei anni, mentre gli stipendi sono rimasti uguali. Eppure si può mangiare in modo salutare senza spendere molto, sostituendo le proteine animali con il grano, con i vegetali e con i legumi.

Ciononostante, a tutt’oggi, mentre 805 milioni di persone non hanno abbastanza cibo per condurre una vita attiva e sana, quasi un miliardo e mezzo di persone sopra i 20 anni sono sovrappeso perché consumano troppe calorie. Nel 2030, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il diabete sarà la settima causa di morte. Tutto questo, mentre un terzo del cibo prodotto finisce nella spazzatura. Non serve produrre di più per sfamare tutti: serve consumare meglio.

Una dieta sostenibile è quella che ha un basso impatto ambientale, che contribuisce alla sicurezza del cibo e della nutrizione e a uno stile di vita sano per le generazioni presenti e future. Le diete sostenibili proteggono e rispettano la biodiversità e gli ecosistemi, sono culturalmente accetabili, accessibili sia quantitativamente che economicamente, nutrizionalmente adeguate, sicure e salutari. E ottimizzano le risorse umane e naturali.
Qui alcune linee guida:
- Mangiate più vegetali
- Mangiate cibi variegati
- Non gettate il cibo
- Moderato il consumo di carni rosse e bianche
- Comprate alimenti con uno standard di certificazione credibile
- Mangiate meno alimenti ricchi di grassi, sale e zuccheri
p.s. Pattugliate i supermercati armati di smartphone: se vedete altre atrocità come quella rappresentata nel video, fatemela avere utilizzando il modulo contatti: gli facciamo un culo così.
<< Una produzione equilibrata con il reale fabbisogno alimentare, rispettando territorio, energie, e benessere animale, oggi con moderne tecnologie anch'esse ecocompatibili è possibile.
Ma non si fa. Perchè l'impalcatura economico finanziaria è una struttura consolidatissima alla base: la mentalità della popolazione … <<
http://ma-guarda-e-passa.blogspot.it/2014/04/la-curva-di-gauss-e-la-dieta-etica.html
DIETA SENZA MUCO
http://www.arnoldehret.it/
ma è ignorata da tutti… ma funziona
Se imbustare vivo un’astice é un’atrocitá allora che parola usiamo per certe brutte cose che facciamo ai nostri simili? (Ma ogni tanto fare il tagliando al senso della misura?)
questa tipologia di crostacei non possono essere venduti morti, purtroppo vanno infilati vivi nella pentola con l’acqua bollente, come per le aragoste.
E’ un circolo vizioso, sulle nostre tavole regna quotidianamente l’esagerazione e il superfluo.Oggi è natale tutti i giorni.Il nostro spreco è una risorsa che tante persone non si possono permettere.Una volta si uccideva per fame e sopravvivenza, ed era legittimo. Oggi si uccide per abbuffarsi, ingrassare, star male e buttare gli avanzi nella pattumiera.Nessun rispetto, ne gli animali, ne per il prossimo, ne per se stessi.
ma come non c’è nessuno che alza un cartello con scritto:
siamo tutti astici?
Ti scandalizzi per un astice imbustato vivo? Ma da dove credi che arrivi la fettina di carne? Non era forse un animale vivo prima di divenire una fettina? Credi che la morte dell’animale sia stata meno traumatica in questo caso? Perchè allora non ti indigni anche per la fettina di carne?
Sei incoerente.
http://www.lav.it/news/permercati-iperal-sospendono-la-vendita-di-astici-e-anguille-vivi