estratto dall’intervista a Paolo Maddalena,
giurista, magistrato, ex vicepresidente della Corte Costituzionale
La Costituzione, quella originaria, quella fatta dai nostri padri costituenti che avevano – direbbe mia madre – “sette palmi di cervello”, aveva stabilito solo l’Articolo 5, cioè quello che dice che “L’Italia è una e indivisibile”. Era previsto il massimo decentramento possibile, ma nell’ambito dell’Unità d’Italia. Adesso, invece, l’influenza del pensiero neoliberista tenta di distruggere i popoli in quanto sono un’ostacolo, perché un popolo intero in economia è qualcosa di forte, mentre invece l’individuo in economia è debole, e quindi dobbiamo essere ridotti tutti a singoli, magari sotto a un Governo forte, tale da reprimerci. E forse l’abolizione del corpo forestale dello Stato per incrementare la funzione dell’ordine pubblico, dei Carabinieri, è stata ispirata a questo, all’idea di uno Stato “forte, che comunque si sta realizzando anche attraverso l’abuso dello strumento della fiducia, che è incostituzionale. Il Governo fa le leggi e poi pone la fiducia al Parlamento, quindi le leggi non le fa più il Parlamento: le fa il Governo. E quindi ci stiamo avviando verso forme dittatoriali, in sostanza.Il resto della trascrizione sarà disponibile a breve.
In realtà siamo in una dittatura da anni, per colpa di un partito marcio che se ne fotte altamente della democrazia e ha appena fatto una legge elettorale infame.
dopo le interviste a Foa, Bagnai, Galloni, Fasanella c’era il bisogno di tornare con i piedi per terra e vedere in che mondo vivono invece i personaggi delle “istituzioni” …
Dal dizionario Garzanti traggo il significato del sostantivo “neoliberismo”: dottrina sociale ed economica che ripropone principi del liberismo in opposizione all’esperienza del “welfare state” e della pianificazione socialista. A parte le scuole private che funzionano discretamente, desidererei sapere dagli insegnanti a quale scuola si riferiscono, perché la scuola pubblica primaria e secondaria italiana è fortemente statalizzata, ed è colpevole di una radicale semplificazione dei programmi. Tale situazione è vista come una pianificazione dell’istruzione tendente al basso con evidenti risvolti politici (come le scuole torinesi) che propongono di “facilitare” e dare la promozione a tutti, o quasi. Il confronto con le altre scuole europee è drammatico; siamo agli ultimi posti e non solo nella scuola. Camminiamo a ritroso nel tempo; un ritorno agli anni 1968/69, quando le sinistre, o meglio i comunisti, hanno fatto sfracelli. Il sottoscritto ha 79 anni e vive giornalmente il dramma dei senza lavoro e dei pensionati ridotti quasi alla fame e devo dare risposta al sig. Maddalena che di sicuro e un comunista che riceve almeno un paio di pensioni corpose. Costui tira in ballo la Costituzione solo quando gli fa comodo, come fanno i suoi “compagni”. Nel primo dopoguerra le destre liberali hanno ricostruito l’Italia dando lavoro, opportunità e benessere. Nel maggio del 1947 Luigi Einaudi, poi ministro del Bilancio, mentre la situazione precipitava e i politici tentennavano, con una mossa d’autorità allontanava le sinistre dal governo e salvava la moneta mettendo la barca italiana sulla giusta via della ricostruzione, il tutto senza avere ancora incamerato un dollaro del “piano Marshall”. Questo signore era un “neoliberista” e mi dica signor Maddalena, cos’ha costruito di buono nel mondo il comunismo, solo dittatura e povertà e l’Italia è su questa strada, se non cambia rotta. Carlo Ellena
IL NEO COMUNISMO (CHE POI NON HA NULLA DEL COMUNISMO) IN ITALIA HA COSTRUITO LA DITTATURA DEL NEOLIBERISMO CHE HA RIDOTTO IN POVERTA’ LA CLASSE MEDIA.
Ragionamenti condivisibili, ho partecipato due volte negli ultimi anni, ai suoi incontri, ho letto un suo interessantissimo libro: “Il territorio, bene comune degli italiani”, lo ritengo persona autorevole e affidabile, un unico cruccio:” Perché non ha iniziato molto prima a dire e scrivere queste cose?”
Ma chi e’ questo pagliaccio? Il nord produce e si e’ rotto i coglioni di mantenere i fancazzisti del sud. Per me poteva rimanere tranquillamente il lombardo veneto, almeno qua avremmo avuto uno stato che funziona invece che avere a che fare con i cialtroni di roma. Quanto a sta cazzata della nazione italiana , francamente tenetevela voi al sud. A me di mischiarmi con voi non me ne frega nulla, preferisco gli austriaci che per lo meno non rubano.
Il tuo é un Pensiero indotto neoliberista. Un cazzone che non conosce la storia , poiche non sa che il sud é stato occupato dal nord , che lo ha tenuto nel sottosviluppo per ragioni politiche, come serbatoio da cui attingere voti. Ignorante prima di parlare attacca la spina.
Il neoliberismo distrugge l’idea dello Stato di diritto, per il semplice motivo che i neoliberisti rispondono ai diktat di un manipolo di individui, gruppi finanziari privati per di più apolidi, che fanno esclusivamente l’interesse dei privati.
Vorrei che si parlasse dell’ enorme debito privato degli Usa. Delle carte di credito scoperte e dei dollari usati come titolo di credito in giro per il mondo. Si parla ultimamente su tutti i giornali solo di debito pubblico italiano e di pil americano spesso fatto crescere con nuovo debito. C’ e’ forse un interesse a farlo?