La RAI oscura oltre un’ora di #TgTalk in rete per uno spezzone di informazione pubblica di soli 40 secondi. Ma se l’informazione prodotta dalla RAI è “pubblica”, perché non possiamo usarne qualche secondo per esercitare il nostro diritto di critica? In fondo, l’informazione “pubblica” è nostra. O… no!?
Questo TgTalk parla di Fair Use come diritto di critica essenziale in una democrazia, e sull’atteggiamento retrogrado della RAI nei confronti del diritto di Copyright, brandito come un bastone sui cittadini che vogliono alimentare il dibattito pubblico con le loro discussioni fuori dal circuito protetto e controllato del mainstream.
In studio Claudio Messora e Francesco Toscano. In collegamento:
- Guido Scorza (avvocato, docente di Diritto delle nuove tecnologie e consulente della Presidenza del Consiglio);
- Fulvio Sarzana (avvocato);
- Angelo Maria Perrino (direttore di “Affari Italiani”);
- Glauco Benigni (giornalista e scrittore).
Permetteteci di continuare a offrirvi contenuti di qualità attraverso le vostre donazioni.
Accendi la Tv dei Cittadini anche a dicembre!
Grazie a voi abbiamo costruito il primo studio, a Milano. Ci vorrà un po’ di rodaggio, ma già da subito siamo operativi e iniziamo a trasmettere. Vogliamo costruire la nuova informazione: l’alternativa al mainstream, ma soprattutto una tv che sia dei cittadini. Avrà un palinsesto, andrà tutta in diretta, si potranno rivedere i programmi, andrà anche sul digitale terrestre. Sarà di tutti e per tutti. E cambierà definitivamente le regole del gioco.
Adesso bisogna raccogliere la prossima sfida: dimostrare che siamo in grado di sostenere le spese vive, ogni mese. Ci sono 5 persone a Milano, 4 a Roma e alcune altre in telelavoro. Poi ci sono gli affitti, i servizi, le utenze, i materiali che si consumano, quelli ancora da comprare e tanti conduttori liberi e intelligenti da coinvolgere nel progetto. In televisione, per fare una sola puntata alla settimana ci vogliono decine di giornalisti e decine tra tecnici e registi. Ogni mese, per una sola trasmissione spendono centinaia di migliaia, se non milioni di euro. Byoblu costa solo 30 mila euro al mese. Come ci riusciamo? Lavoriamo con passione, dalla mattina alla sera, e non sprechiamo nulla.
Per continuare ad essere liberi e crescere, la nuova televisione dei cittadini essere sostenuta da te, e solo da te. Sei pronto a fare la tua parte? Sappiamo che non è facile, ma siamo centinaia di migliaia di persone a guardare ogni giorno Byoblu. È venuto il tempo di dimostrare che il desiderio di cambiamento non è soltanto una parola, ma una volontà di ferro.
Abbiamo già fatto tanto. È un’impresa storica. Trecentomila iscritti su Youtube, centinaia di migliaia sugli altri social network. Nessuno ne parla. Questa è la dimostrazione che siamo veramente liberi.
Che altro ti serve? Aiuta la nuova televisione dei cittadini a trasmettere anche questo novembre. Questa volta, la tua generosità sarà ricompensata.
Grazie!
Claudio Messora
Costanza Fadda
€50,00Anonimo
€10,00Alberto Cecconi
€10,00Anonimo
€5,00franco Manzi
€10,00Giulio Sartori
€10,00Anonimo
€20,00ANDREA DI GREGORIO
€10,00Anonimo
€15,00Daniela Senerchia
€10,00Grazie per tutto ciò che fate🙏
Anonimo
€5,00Giulio Palmieri
€50,00Maurizio Del Bo
€25,00Anonimo
€100,00Claudia Zannini
€10,00Grazie!
[…] Author: Redazione ByoBlu – Il video blog di Claudio Messora […]
Manifestazione davanti alla Rai , idea proposta anche dal gruppo del 12 .10 a Roma
Siamo alle solite: chi dovrebbe affamare la bestia, cioè togliere potere a chi pensa di gestire le menti e il tempo dei cittadini? Ma è ovvio, i cittadini stessi. Caro Claudio, fai la citazione verbale -ci fidiamo- e nemmeno cita la trasmissione o l’ente (come il capo dei mangiamorte di rowlinghiana memoria). IGNORARLI E’ IL RIMEDIO insieme all’eliminazione dei televisori: no tv, no canone. Basta volerlo. Va a vedere che censurano pure il mio commento come incitamento alla rivolta…..VADE RETRO…….;-))))