ENRICA PERUCCHIETTI – La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l’ignoranza è forza. Sono questi tra i famosissimi slogan che campeggiano sulla facciata dell’edificio piramidale in cemento bianco in cui ha sede il ministero della verità orwelliano: cioè quell’edificio che nel capolavoro distopico di George Orwell “1984” ospita il MiniVer in neolingua e in cui lavora il protagonista del romanzo, questo Smith, che insieme ai suoi colleghi si occupa della falsificazione dell’informazione e della propaganda. Perché vi sto parlando del MiniVer? Perché sempre più persone, sempre più voci critiche stanno evocando questo confronto, questo parallelo tra gli attuali venti di censura che stanno spirando in modo sempre più forte, sempre più impetuoso e il MiniVer? Facendo riferimento, per esempio, alla creazione della task force sulle fake news e a quei tentativi che si stanno succedendo in queste settimane di censurare, di oscurare, i siti, i blog, interviste: tutto quel materiale alternativo e critico rispetto al pensiero unico. Stiamo effettivamente assistendo alla creazione di un moderno tribunale dell’inquisizione, con tanti novelli Torquemada che si sono autoproclamati i detentori della verità, che si sono autoinvestiti di autorevolezza e di affidabilità. Questo moderno tribunale dell’inquisizione ha un doppio scopo, due obbiettivi primari: da un lato l’obbiettivo di creare, di dar vita a una informazione certificata, ossia di creare delle informazioni con il bollino alle quali l’opinione pubblica dovrebbe fare esclusivo riferimento e dall’altro uno scopo censorio, ossia censurare, oscurare tutti quei pensatori alternativi che si ergono come voci critiche rispetto, appunto, alla narrativa main stream. Ed è proprio in un momento di crisi, in un momento così delicato, come è l’attuale, di emergenza sanitaria in cui si rischia che, annebbiati dalla paura e dalla emotività, si rischia, appunto, di legittimare l’introduzione di misure sempre più draconiane: misure di controllo sociale, di sorveglianza tecnologica, ma anche misure liberticide e dove è a rischio anche la nostra Libertà di Pensiero e di opinione. Ed è per questo che io ho sottoscritto il Patto per la Libertà di Espressione, e vi invito a leggere il Manifesto e a firmarlo. Perché è in un momento come questo che bisogna essere uniti, bisogna prendere posizione, bisogna marciare compatti: il potere ci vuole divisi, utilizza da sempre il metodo del dividi et impera per decidere la popolazione in fazioni, e noi invece in questo caso dobbiamo manifestare la nostra contrarietà a chi sta cercando di strumentalizzare questa situazione di emergenza per stringere sempre di più le maglie del controllo sociale, e dobbiamo farlo facendo sentire la nostra voce prima che ci sia impedito di esprimere la nostra Libertà di Pensiero, prima di rischiare di veder realizzato, di veder concretizzato una specie di psicoreato orwelliano 2.0. Quindi leggete e firmate!
Firma e fai firmare il Manifesto del Patto per la Libertà di Espressione. Quasi 40 mila firme in due giorni e mezzo!
Firma il Manifesto del Patto per la Libertà di Espressione e di Manifestazione del Pensiero
-
- Iscriviti al nuovo social network di Byoblu: libero, open source e decentrato http://social.byoblu.com
- Restiamo in contatto qualsiasi cosa succeda, iscriviti alla mailing list di Byoblu: https://go.byoblu.com/Newsletter
- Segui tutti gli aggiornamenti di Byoblu24: https://go.byoblu.com/24
Finanzia Byoblu24 per tutto aprile
Grazie a voi stiamo producendo tante trasmissioni ogni giorno. Abbiamo un Tg, un TgTalk, facciamo tante interviste e riusciamo anche a riprendere i convegni che dovreste proprio vedere. Stiamo lavorando a una tv che sia dei cittadini. Avrà un palinsesto, andrà tutta in diretta, si potranno rivedere i programmi, andrà anche sul digitale terrestre. Sarà di tutti e per tutti.
Adesso bisogna raccogliere questa sfida: dimostrare che la Tv dei Cittadini sta in piedi da sola, ogni mese, senza l’aiuto di gruppi di potere organizzato, di interessi di parte o della politica. In televisione, per fare una sola puntata alla settimana ci vogliono decine di giornalisti e decine tra tecnici e registi. Ogni mese, per una sola trasmissione spendono centinaia di migliaia, se non milioni di euro. Noi invece siamo in undici, poi ci sono gli affitti, i servizi, le utenze, i materiali che si consumano, quelli ancora da comprare… ma Byoblu costa solo 40 mila euro al mese. Come ci riusciamo? Lavoriamo con passione, dalla mattina alla sera, e non sprechiamo nulla.
Siamo in centinaia di migliaia di persone a guardare ogni giorno Byoblu. Già così è un’impresa storica: quattrocentomila iscritti su Youtube, quasi centomila in più ogni mese, centinaia di migliaia sugli altri social network, centotrenta milioni di video visti, ma nessuno ne parla: questa è la dimostrazione che siamo veramente liberi. E adesso stiamo costruendo le App: potrai vedere Byoblu (e non solo) sul tuo smartphone, sui computer, sui tablet e sulle smartTv. Manca poco ormai!
Non ti basta per deciderti ad essere dei nostri? Aiuta la nuova televisione dei cittadini a trasmettere anche questo mese. La tua generosità sarà ricompensata.
Grazie!
Claudio Messora
Mario Pini
€10,00Pasquale Borriello
€5,00Raffaele Reggiani
€50,00Donata Berti
€50,00Vi ringrazio di cuore per quello che fate e che il Signore vi benedica!
Appena vi è possibile mettete nelle informazioni che riportano tutti i programmi: il titolo delle varie interviste e la durata con l'orario di inizio e di fine, così sappiamo sempre cosa stiamo guardando e… Leggi tutto
Vi ringrazio di cuore per quello che fate e che il Signore vi benedica!
Appena vi è possibile mettete nelle informazioni che riportano tutti i programmi: il titolo delle varie interviste e la durata con l'orario di inizio e di fine, così sappiamo sempre cosa stiamo guardando e la durata di ciò che sta andando in onda. Grazie ancora! Donata
Anonimo
€100,00Nicola Tagliaferro
€50,00Cosimo Fasanelli
€5,00Anonimo
€25,00Paola Penna
€10,00Grazie Byoblu!
Anonimo
€25,00Dimitris
€10,00Andrea
€10,00Non fermatevi e rimanete indipendenti !!!
Anonimo
€100,00Maurizio Doro
€30,00Giliola Fontana
€10,00Ricky
€50,00Harsen
€10,00Grazie
Anonimo
€50,00elvio cortesi
€50,00Eduardo
€24,00Grazie per il vostro eccellente servizio.
Viva la libertà!
Vorrei scrivere qualcosa di utile per noi tutti che abbiamo firmato questo patto e che amiamo la libertà.
Dobbiamo iniziare a difenderci ed essere disposti, se serve a contrattaccare, magari condividendo le spese legali per degli esposti in procura che poi dovrebbero essere publicizzati al massimo attraverso canali come byblu. Ad esempio, noto che si vuole fare una app per il tracciamento delle persone. Bene rifiutiamola e se limitano la circolazione perche la rifiuti, denunciamoli per violazione della costituzione sulla liberta personale dichiarando UNITAMENTE che le informazioni a nostra disposizione, sulla attuale situazione di realtà, dal nostro punto di vista, non giustificano per una questione sicurezza la scelta di mettere un app del genere. Porteranno i loro numeri per giustificarsi. Non bastano bisogna portare i numeri di terze parti indipendenti e ascoltare diverse voci o fonti di informazioni indipendenti tra loro e messe a confronto. E lo stato d’emergenza deve essere approvato in parlamento e i dati su cui è discusso pubblici. E non possono essere dati di una parte sola, ma di piu parti e alcune devono essere indipendenti da organi politici. Noi dovremmo dichiarare che non possiamo fidarci dei dati solo perche sono dati dall’organizzazione mondiale della sanita o da qualche organo istituzionale. Dobbiamo portare tutte quelle informazioni che pongono grossi punti di domanda a tutta questa situazione, chimando a testimoniare in un eventuale processo le persone che hanno molti dubbi e molte domande su tutta questa situazione. E mi riferisco ad esempio a queste fonti informazionali:
1) Luc Montagnier con la sua recente scoperta dell’origine artificiale di questa coronavirus;
2) l’intervista di Intervista al dott Stefano Manera – Massimo Mazzucco;
3) le informazioni che arrivano da medico Lina de Cesare a proposito di un cardiologo san matteo pavia,
4) e diverse altre voci dissonanti (bisogna fare un archivio),
5) etc.
Tutte le informazioni che sono dissonanti rispetto la versione ufficiale devono essere raccolte in un quadro coerente di realta da utilizzare come fonte per non accettare la situazione d’emergenza come mezzo per poter fare controllo sociale; anzi puntando a identificare la sua vera natura di volonta al controllo sociale.
Inoltre non è possibile in generale accettare che una situazione di dolore e sofferenza porti alla possibilita di limitare liberta personali garantite dalla costituzione in una situazione di nessuna garanzia dei dati forniti come questa; il dolore non puo divenire mezzo per ergersi come potere in cui si limita la liberta altrui senza fornire prove indipendenti dalla propria parola e dalla propria azione. I numeri forniti dall’organo politico che vuole limitare la liberta non sono una prova perche possono essere truccati; e non possiamo fidarci sulla parola. Quindi le garanzie devono essere la concomitanza di diversi enti o gruppi di persone che accertata la loro indipendenza dalla politica, forniscono numeri e dati. Inoltre uno stato d’emergenza deve essere varato dal parlamento non dal governo. L’idea “rinuncia alla liberta per il bene comune” è portata da chi con questa scusa vuole libertare la liberta altrui per scopi di dominio. Perche se vuoi fare veramente il bene comune non limiti la liberta altrui in una modalita che uno non possa esprimere la sua liberta di pensiero o non limiti la sua circolazione portando come motivo un emergenza la situazione attuale coronavirus che a detta di alcuni dottori non è piu cosi grave come all’inzio (vedi cardiologo pavia indicato da Lina de Cesare medico (mi sembra napoli avevo letto)).
Bisogna eventualmente portare la testimonianza dei dottori che stanno ottenendo buoni risultati e di tutti quegli scienziati che hanno una visione diversa in cui vedono questo tracciamento delle persone come sostanzialmente inutile. Bisogna dimostrare la sua inutilita in tribunale se necessario. E chi vuole portare una cosa di questo tipo deve dimostrarne l’utilita con numeri verificati non solo dalla parte di chi porta questa proposta, ma anche da terze parti indipendenti alla politica. E ribadisco, lo stato emergenziale deve essere varato da un parlamento e non da un governo, siamo una repubblica parlamentare.
E’ ora di passare al contrattacco difensivo………….
Specifico meglio quanto esposto sopra a causa della frettolosita, ho molto lavoro e quindi vivo in uno stato di “fretta”.
La dichiarazione di stato di emergenza per fare app di tracciamento dati è contrattaccabile in mille modi in tribunale.
1) le prove della presenza dello stato di emergenza le deve fornire chi vuole questo stato di emergenza e devono essere prove molto garantite. E’ necessario che i numeri che definiscono queste prove siano dati da diversi enti indipendenti tra loro e di domostrata onetsa intellettuale e di dimostrata indipendenza da qulunaque interesse di parte. Ci devono essere diversi enti indipendenti tra loro, non dipendenti ne dalla politica, ne dalla economia che portano dati e analisi di dati che provano l’esistenza di uno stato di emergenza nazionale di natura “pandemica” tale da limitare la circolazione dei cittadini o di metterla sotto controllo. Tali enti devono essere medici, gruppi di medici, gruppi di competenza che dichiarano la loro onesta e la lor indipendenza da qualunque pressione di potere finalizzata al fatto che loro dichiarino quello che conviene a qulache interesse di parte o potere con scopi di potere.
2) lo stato di emergenza per un app del genere lo deve dichiarare il parlamento dopo aver ascoltato e preso visione dei dati e analisi di dati di diversi enti indipendenti tra loro e indipendenti da alcun interesse di parte; tale indipendenza va garantita dall’ente stesse portando le prove della sua indipendenza e argomentazioni in un quadro coerente di pensiero che dimostrino tale indipendenza. Non è possibile ad esempio accettare come prove quelle di un ente governativo o mondiale come l’OMS dopo dichiarazioni come quelle di Montagnair senza alcuno straccio di prova di quel che si dice o prove che sono la semlice fornitura di statistiche e dati senza portare alla luce la conoscenza di persone e mezzi che forniscono questi dati e analisi e senza le garanzie della oggettivita di questi dati e senza garanzie adeguate del fatto che chi fornisce i dati siano persone ontologicamente oneste e indipendenti da alcun interesse di parte. Quindi come minimo ci vogliono dati e analisi che provengona da piu enti indipendenti tra loro e di provata e comprovata onesta intellettuale, basata sulla conoscenza dell’esperienza di chi fornisce dati e analisi.
Questa è una linea ipotetica difensiva da attuare in sede legale contro un app che si dice di fare per un presntO stato di emergenza nazionale definito tale da una serie di immagini televisivi o da dati e aanalisi di cui non si puo avere nessuna PROVATA GARANZIA IN QUANTO PER L’OSSERVATORE CHE OSSERVA QUESTI DATI E ANALISI NON HA NESSUNA CONOSCENZA DELL’ONESTA DI CHI FORNISCE DATI, DELLA SUA DIPENDENZA O INDIPENDENZA DA INTERESSI DI PARTE, DELLA QUALITA DELLA COMPETENZA CON CUI SI FORNISCONO DATI E ANALISI. E non basta certo essere OMS per fornire queste garanzie; la pretesa dell’ufficialita come indice di garanzia è per me un dubbio di eventuali dati e analisi non affatto oggettive e non basate su spirito di verita