Oggi la Commissione Cultura della Camera dei Deputati ha audito il sottosegretario con deleghe all’editoria Andrea Martella, sulle iniziative di sua competenza per fronteggiare le conseguenze dell’emergenza epidemiologica nel settore dell’editoria e dei prodotti editoriali. Andrea Martella è stato anche il promotore della cosiddetta Task Force governativa anti – fake news, al centro delle polemiche perché accusata di rappresentare un apparato orwelliano di controllo della verità in rete (e, ammesso che esista qualcuno in grado di erigersi ad arbitro del vero e del falso, di lasciare comunque impunite le balle di televisioni e giornali).
Non poteva esserci occasione migliore per Vittorio Sgarbi, che ne ha approfittato per interrogare il sottosegretario in merito alla sua iniziativa, consigliandolo di porvi fine con il suo consueto stile oratorio. Andrea Martella, chiamato così a rispondere pubblicamente, ha dichiarato che non c’è nessun intento censorio (ma questo non sorprende) e ha dato la sua disponibilità per tornare sull’argomento.
Noi, come Byoblu, blog di informazione libera e indipendente che ha già visto un video da oltre due milioni e mezzo di visualizzazioni oscurato da Youtube (video che era stato al centro dell’interesse di un componente della medesima Task Force di governo, sulla testata online in cui scrive, Open), auspichiamo che tale promessa di tornare sull’argomento non venga lasciata cadere ma anzi si concretizzi presto in un incontro, meglio se aperto alle domande dei cittadini, perché mai come oggi, con la complicità dello stato di emergenza, il pericolo che si instauri una dittatura di fatto è vicino. A dirlo, per una volta, non è Byoblu, ma l’alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Michelle Bachelet, che – ripresa dall’Ansa – ha affermato che “danneggiare i diritti come la libertà di espressione può causare danni incalcolabili” e che “i governi non dovrebbero usare i poteri di emergenza come arma per mettere a tacere l’opposizione, controllare la popolazione o rimanere al potere”.
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2021: AIUTACI A PORTARE BYOBLU SULLE TELEVISIONI DI TUTTA ITALIA
Hai guardato il video che racconta tutte le cose che abbiamo fatto, insieme, nel 2020? Bene: quest’anno dev’essere l’anno della svolta. Insieme, dobbiamo arrivare nelle case di tutti gli italiani.
Conosci il vecchio detto “l’unione fa la forza“? Oggi è più attuale che mai: è il solo modo che abbiamo di reagire a un mondo che sappiamo istintivamente essere sbagliato e che vogliamo cambiare, prima che lui cambi noi.
Spegniamo la televisione del dolore e della paura. Accendiamone una nuova, che smetta di trattarci come telespettatori o clienti di una televendita. Una televisione dei cittadini, per i cittadini. Nel 2020, con il vostro aiuto, l’abbiamo fatta nascere, e oggi ci sono App su tutti i dispositivi e ben tre regioni sul digitale terrestre, Lazio, Lombardia e Piemonte. Nel 2021 dobbiamo completare l’opera e coprire l’intero territorio nazionale. Dobbiamo! Non c’è alternativa, lo sai anche tu.
Non importa quanto sembri difficile: nessuno credeva che saremmo arrivati fin qui, senza i soldi delle multinazionali, delle banche, dei governi, dei grandi “filantropi”. E invece… Quindi, dimmi: adesso cosa ci impedisce di compiere anche il prossimo passo? L’unico limite è la nostra volontà. L’unico ostacolo è la nostra convinzione. Con li tuo aiuto possiamo farcela, possiamo arrivare ovunque. Perché tutti insieme siamo un’onda gigantesca. Un’onda che travolge tutto.
Coraggio: metti la tua goccia nel vaso, e facciamolo traboccare!
Claudio Messora
I cittadini sono persone responsabili ma voi e il servizio pubblico li avete trattati da incapaci mentali
IL PARADOSSO DELLE FAKE NEWS
Il main stream che diffonde a reti unificate, 24 ore su 24, in maniera continuata e mertellante fake news per condizionare l’opinione pubblica a propria convenienza, se la prende con le fake news della rete, che fake news non sono, ma sono verità che sbugiardano le menzogne del deep state, e si arroga il ditritto di decidere lui ciò che è vero e ciò che è falso senza alcuna base scientifica e dei fatti reali, dimostrabili, e, attraverso il governo, chiude la bocca a chi non è in linea col pensiero unico globalista.
La risposta e’ imbarazzante. Rimane in piedi l’unica ipotesi possibile: l’hanno creata per regalare soldi a chi ne fa parte.
Sara’ divertente scoprire quanto sono costate le 450 persone delle 15 task force varie.
come mai a MARTELLA non fanno presente che la mascherina, come prima a Sgarbi, é scesa quasi a lambire il labbro superiore? come mai a Sgarbi si e a MARTELLA no?
chi dice a Sgarbi di rimettersi la mascherina? quella DI MAIO?
cosa intende MARTELLA per una COMMISSIONE che indaghi sulla veridicità delle informazioni messe in rete? chi ci mettono ad indagare? COLTELLI con BUTAC? che appartiene alla schiera Boldriniana e ipso facto di parte?
La prima fake news sentita è stata a Febbraio quando il ministro Speranza e il Dottor Burioni hanno affermato davanti a telespettatori della televisione pubblica italiana che il Coronavirus non si sarebbe manifestato in Italia, che non c’erano minacce alla salute pubblica. Come fanno ad avere ancora voce “istituzionale”?
Io dico: Mattarella come suo fratello.