
Emmanuel Macron ha annunciato il lockdown nazionale a partire da venerdì prossimo. Le scuole resteranno aperte, ma il Presidente francese ha evocato uno scenario di almeno 400.000 morti in più in caso non venissero adottate queste nuove restrizioni. Emergenza pura in Francia quindi a causa del Covid.
Macron vuole reagire agli ultimi attentati
Forse però c’è qualcosa di più. Lo scorso 16 ottobre infatti Samuel Paty, un insegnante di una scuola media della periferia nord di Parigi è stato decapitato. Per l’omicidio è stato indagato un giovane 18enne di origine cecena e la violenza sarebbe stata causata da motivazioni religiose. Il professore avrebbe infatti mostrato ai suoi alunni alcune caricature del profeta Maometto e per questo il giovane ceceno avrebbe agito.
La reazione del Presidente Macron non si è fatta attendere e l’inquilino dell’Eliseo non ha esitato a definire il gesto come “atto terroristico islamista”. Non solo. Macron ha annunciato e messo in atto una serie di misure restrittive contro individui e organizzazioni legate all’Islam radicale.
Misure che sono state seguite da una serie di puntuali ispezioni da parte della polizia francese nei confronti di oltre 50 associazioni legate all’islam e che finora hanno portato già alla chiusura di una moschea.
L’ennesima copertina provocatoria di Charlie Hebdo
Il clima tra la Francia e l’Islam è quindi infuocato. E a buttare benzina sul fuoco ci ha poi pensato la rivista Charlie Hebdo, già vittima del noto attacco terroristico del 2015, che ha deciso di dedicare la sua ultima copertina al Presidente turco Erdogan, ritratto mezzo nudo mentre guarda compiaciuto il fondo schiena di una donna velata.
Erdogan, personaggio non noto per saper accettare questo tipo di attacchi, ha immediatamente reagito dicendo che “la Francia vuole le crociate”. Il mondo islamico è quindi entrato in fermento e migliaia di persone sono scese in piazza in tutto il mondo, dal Nord Africa fino al Bangladesh, per manifestare contro quello che è stato definito il “diavolo di Parigi”.
Infine l’ultimo episodio, avvenuto oggi a Nizza. Un attentato effettuato nella cattedrale di Notre Dame che ha portato all’uccisione di tre persone, al grido di Allah Akbar.
Un lockdown contro gli islamisti?
La situazione a livello securitario non può essere sottovalutata, tenuto conto degli episodi di sangue che si sono verificati nella recente storia francese. L’Islam è poi la seconda religione più diffusa in Francia, dietro solo al cattolicesimo per numero di credenti e con quasi il 10% della popolazione nazionale afferente alla religione musulmana, la Francia è il Paese in Europa con il più alto numero di islamici.
Quindi il Covid esiste in Francia e si sta probabilmente diffondendo rapidamente, ma il virus non è la sola emergenza con cui Parigi si trova oggi a fare i conti, anzi probabilmente non è nemmeno l’emergenza più pericolosa per la comunità nazionale.
Per questo motivo la misura del lockdown nazionale che verrà introdotta in Francia a partire da venerdì potrebbe rappresentare il classico prendi due piccioni con una fava. Perché è innegabile che le nuove restrizioni caschino proprio a pennello in un momento in cui il rischio attentati in Francia sembra essere sempre più elevato.
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Perchè come dice Noam Chomsky nelle "10 leggi del potere", il potere lo detiene chi sta sotto, se è unito e non si lascia condizionare dall'industria delle P.R.. Ascoltiamo con attenzione quello che esce dal nostro cuore e confrontiamolo con quello che ci propina la così detta "informazione sicura"...... succederà qualcosa di fantastico!!!
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