Il Medioevo, che grosso modo si fa iniziare nel 395 e terminare nel tardo 1300, è stato davvero un periodo oscuro dell’umanità?
Lo storico Massimo Viglione, ospite di Byoblu24, risponde negativamente a questa domanda. “Il Medioevo – spiega Viglione – pur con i suoi limiti è stato un periodo di grande splendore”. Che cosa quindi si potrebbe recuperare oggi di questo momento storico? “Innanzitutto – fa notare Viglione – il contatto con la terra, la capacità di sopravvivere alle difficoltà. In secondo luogo – continua – i veri valori della vita, ovvero la consapevolezza che esiste un ordine gerarchico e naturale della realtà, che coincide con la Verità divina”.
Lontano dallo stereotipo di una certa visione storica che vuole il Medioevo come un’epoca di oscurantismo, in realtà si propone come un periodo da riscoprire e recuperare in un mondo odierno che, come afferma Viglione, “spinge l’essere umano ad allontanarsi dai veri valori, per concentrarsi sull’egoismo e l’individualismo”.
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Hai guardato il video che racconta tutte le cose che abbiamo fatto, insieme, nel 2020? Bene: quest’anno dev’essere l’anno della svolta. Insieme, dobbiamo arrivare nelle case di tutti gli italiani.
Conosci il vecchio detto “l’unione fa la forza“? Oggi è più attuale che mai: è il solo modo che abbiamo di reagire a un mondo che sappiamo istintivamente essere sbagliato e che vogliamo cambiare, prima che lui cambi noi.
Spegniamo la televisione del dolore e della paura. Accendiamone una nuova, che smetta di trattarci come telespettatori o clienti di una televendita. Una televisione dei cittadini, per i cittadini. Nel 2020, con il vostro aiuto, l’abbiamo fatta nascere, e oggi ci sono App su tutti i dispositivi e ben tre regioni sul digitale terrestre, Lazio, Lombardia e Piemonte. Nel 2021 dobbiamo completare l’opera e coprire l’intero territorio nazionale. Dobbiamo! Non c’è alternativa, lo sai anche tu.
Non importa quanto sembri difficile: nessuno credeva che saremmo arrivati fin qui, senza i soldi delle multinazionali, delle banche, dei governi, dei grandi “filantropi”. E invece… Quindi, dimmi: adesso cosa ci impedisce di compiere anche il prossimo passo? L’unico limite è la nostra volontà. L’unico ostacolo è la nostra convinzione. Con li tuo aiuto possiamo farcela, possiamo arrivare ovunque. Perché tutti insieme siamo un’onda gigantesca. Un’onda che travolge tutto.
Coraggio: metti la tua goccia nel vaso, e facciamolo traboccare!
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Ciao,staff di Byoblu,questo è quanto posso fare,da disoccupato,almeno per il lungo termine,cambierà ancora il tempo e saremo liberi anche da questo fardello.Un abbraccio.
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L’eterogenesi dell’uomo fatto robot
Gennaio 7, 2021 / gpcentofanti
La parabola del razionalismo ha avuto storicamente una sua consequenzialita’ passando per esempio dalle ideologie del 900, al loro crollo, al nichilismo, fino all’omologante solidarismo odierno che sta spogliando le persone di tutto in nome della filantropia.
Si tratta e si è sempre in realtà al fondo trattato del dominio della tecnica che svuota le persone di un’autentica, personale, ricerca e dunque di un vero scambio. Astrazioni, mero fare, che talora hanno in vario modo condizionato anche la fede cristiana.
Conosco brava gente, credente e non credente, che è passata dalla lotta di liberazione dei poveri al servizio di fatto della finanza e dei potenti di internet senza avvedersene. Non hanno nemmeno dovuto comprarli, come può essere invece avvenuto per certi politicanti. Sono semplicemente il frutto programmato dell’astratto seme razionalista. Il dominio della tecnica, previsto da tempo da certi filosofi e scrittori.
Per cui volere uscire dal dominio del sistema con un mero diverso fare significa paradossalmente consolidare le basi profonde del potere attuale. Non sono le persone ma è la tecnica che alla fine sembra sempre travolgere le resistenze. Dunque che vada al governo chi si oppone all’apparato può essere decisivo se si apre ad un salto di qualità. Altrimenti rischia di divenire un altro dei tanti orientamenti e poteri alla fine fagocitati dal sistema.
Serve un salto di qualità, la libera formazione, fin dalla scuola, nella identità liberamente cercata e nel solo allora autentico scambio con le altre. Stimoli al superamento delle astrazioni dell’intellettualismo per cercare le vissute vie della vera crescita.
Se prevale la falsamente neutra cultura tecnicista l’uomo sarà sempre più in competizione col robot che potrà svolgere anche meglio il suo programmato lavoro. Se prevale l’umano allora si potrà sviluppare una feconda complementarietà tra la persona ed il robot, densa di ricchi sviluppi, di aperture di nuovi orizzonti. Forse si potrà giungere alla seconda ipotesi passando dal crollo dovuto alla prima, se qualcuno sopravviverà.
https://gpcentofanti.altervista.org/una-chiave-per-la-vita-di-tutti/
bravo VIGLIONE